XIX domenica T.O. La condivisione dei successi e dei pericoli è una sorta di legge divina che i figli dei Santi nel vecchio Testamento si imposero concordi e coraggiosi, sapendo a quali giuramenti si erano sottoposti nella fedeltà. Ciò si spiega nella dinamica della fede che è il fondamento di ciò che si spera e la prova di ciò che non si vede. Sono illuminanti gli esempi a cominciare dall’obbedienza di Abramo e Sara dai quali nacque una discendenza numerosa come le stelle del cielo e la sabbia del mare. Gesù invita a non temere, a fare elemosina, ad essere servi pronti con le vesti cinte e le lampade accese per accogliere il padrone anche nel cuore della notte; ad essere amministratori fidati e prudenti messi a capo della servitù e dei beni materiali. Ad essi, come a noi, vengono richiesti impegno e serietà, in proporzione alla loro e nostra responsabilità, autorità e fedeltà nel compimento del proprio dovere. E’ inflitta una punizione severa a chi non dispone ed agisce secondo la volontà del padrone. È riservato invece un trattamento di riguardo a chi si mantiene sveglio ed attento. P. Angelo Sardone.