Sintesi liturgica.
XV domenica del Tempo Ordinario.
Amasia, sacerdote del tempio di Betel, santuario del regno del Nord, scaccia Amos intimandogli di andarsene nella terra di Giuda, a sud, dove mangiare e profetizzare. Il profeta confessa la sua identità: non è profeta, né figlio di profeta ma semplicemente un mandriano preso dal Signore ed inviato a profetizzare. In un contesto diverso, Gesù chiama a sé i Dodici Apostoli e li manda a due a due a predicare la conversione a tutti. Dà loro potere sugli spiriti impuri, ungere con olio gli infermi e guarirli. Nel viaggio devono portare solo il bastone ed i sandali. Il resto lo farà la Provvidenza in termini di tempo, ascolto e nutrimento. Dio è sempre benedetto, Lui che è Padre e benedice con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo. È Lui che sceglie, rende santi ed immacolati, predestina e gratifica nel suo amato Figlio, Gesù al quale tutto deve ricondursi. L’ascolto del Vangelo predispone alla ricezione dello Spirito Santo promesso ed operante nella vita della Chiesa e di coloro che Dio stesso si è acquistato per la sua gloria. P. Angelo Sardone