XXII domenica T.O.
Il Signore insegna leggi e norme perché siano messe in pratica. Non ammette che si aggiunga o si tolga nulla. Ciò è indice di saggezza e intelligenza e davanti ai popoli e qualifica il popolo d’Israele come popolo saggio ed intelligente. Dio deve essere onorato non con le labbra ma con il cuore, non con dottrine insegnate dagli uomini ma con precetti che vengono da Dio, non con tradizioni umane ma mettendo in pratica il comandamento di Dio. Deve essere puro il cuore e non solo le mani per prendere cibo. Ciò che esce dal cuore rende impuro l’uomo secondo dodici categorie di peccati: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Dio ci genera come primizie della creazione con la sua Parola di verità. Essa va accolta non come semplici ascoltatori ma come praticanti della Parola perchè porta alla salvezza con l’esercizio della vera religiosità in opere concrete di carità. P. Angelo Sardone