XXV domenica T.O. Il Signore non dimentica le opere di coloro che vessano la condizione dei poveri e degli umili con traffici illeciti e vistosi soprusi. Perché si possa condurre una vita calma e tranquilla con dignità e dedizione a Dio è necessaria la preghiera nella completezza delle sue espressioni (domanda, supplica, ringraziamento) con mani pure, senza contese e senza collera. Ciò è bello e gradito a Dio che vuole la salvezza di tutti e la conoscenza della verità. Gli interventi illeciti programmati dall’amministratore disonesto col condono fraudolento del dovuto di alcuni debitori verso il suo padrone, vengono lodati dal Signore per la sua scaltrezza e la scelta riflettuta e ponderata di una via di uscita dal suo comportamento scorretto. Gesù precisa: la fedeltà o la disonestà nel piccolo determina altrettanta fedeltà o disonestà nelle cose importanti. La scaltrezza per essere lodata, deve essere illuminata dalla luce della sapienza che sa distinguere e permette di servire il vero padrone e signore che è Dio, invece della ricchezza che può spesso diventare un altro dio. P. Angelo Sardone.