Sintesi liturgica. XXXIIª Domenica del Tempo Ordinario. L’eroismo dei sette fratelli Maccabei insieme con la loro madre, manifesta il proposito intransigente e serio di non venir meno alla legge di Mosè e la certezza di fede della vita nuova ed eterna nella risurrezione. Nessuna straziante tortura li ferma. La legge ebraica del «levirato» cioè l’uomo che sposa la moglie di suo fratello morto, ha ragione di essere solo in terra laddove si prende moglie e marito. Nella risurrezione dai morti in cielo, i morti sono uguali agli angeli e figli di Dio che non è Dio dei morti, ma dei viventi. Il Signore Gesù e Dio Padre, confortano i cuori dei credenti e li confermano in ogni opera e parola di bene, perché la fede non è di tutti. Dio custodisce dal Maligno e guida i cuori all’amore di Dio e alla pazienza di Cristo. P. Angelo Sardone