Sintesi liturgica.
XXXIII domenica del Tempo ordinario.
Il tempo della fine è il tempo dell’angoscia e della tribolazione; l’arcangelo Michele vigila su tutti perché, del popolo di Dio, siano salvati coloro i cui nomi sono scritti nel libro della vita. Alla risurrezione, risveglio della vita, ci saranno destinazioni differenti: per l’eterna infamia alcuni, per risplendere come stelle del firmamento, gli operatori di giustizia. Lo preannunzia lo stesso Gesù: lo sconvolgimento sarà cosmico e interesserà sole, luna, stelle e cielo. Nessuno, eccetto Dio Padre, sa quando ciò avverrà. Il Figlio dell’uomo farà da giudice. Occorre imparare direttamente dai segni dei tempi e delle stagioni. Il sacrificio giornaliero offerto dal sacerdote non elimina il peccato: Cristo lo ha annientato una volta per sempre, offrendo se stesso, mettendo i nemici sotto i suoi piedi e redendo perfetti coloro che ha santificato. Si celebra oggi la Giornata Mondiale dei poveri: la loro preghiera va ascoltata, prendendo coscienza della loro presenza e delle loro necessità. P. Angelo Sardone